Le motivazioni della proposta
– diffusa povertà economica per il perdurare della crisi occupazionale
;
– ricerca di modalità nuove per affrontare bisogno e povertà.
Sono beneficiari del Progetto persone in situazione di disagio economico
– residenti nella Provincia di Brescia,
– con capacità lavorative,
– seguite da organismi e servizi in grado di accompagnare il progetto di aiuto.
Sono porte d’accesso al Progetto alcuni “sportelli segnalatori”
Alcuni punti comunità:
– Anteas via Altipiani di Asiago,3 dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17
– Centro migranti via Antiche Mura,4 lunedì martedì, mercoledì 14/16,30
– Acli via Cimabue, 271 martedì 10/12 venerdì 17/19
I segretariati sociali:
– dei Comuni convenzionati;
– della Congrega della carità apostolica.
Interventi del progetto
– erogazione di contributi a sostegno della spesa per l’acquisto di voucher per i lavori accessori e/o temporanei. (ad oggi sono stati erogati circa 140.000€ di contributi liberali a parziale sostegno della spesa di personale segnalato attraverso voucher per complessive 17.500 ore di lavoro
– azioni volte a incrementare l’occupabilità dei beneficiari
- corsi di formazione brevi: Haccp, corso muletto, corso sicurezza, corto igienizzazione ambienti
- tirocini e stage
I cantieri solidali
sono proposti da soggetti del Terzo Settore o dall’Ente Pubblico o da privati ed hanno come riferimento:
– la “cura dei beni della comunità” (interventi sui beni pubblici parchi, giardini, scuole, arredi ed edifici )
– compagnia, accompagnamento ed accudimento a soggetti fragili (minori, persone anziane o disabili assistite dai soggetti proponenti)
I cantieri sono stati organizzati da 49 organismi non lucrativi, 33 associazioni, 5 cooperative e 11 enti gestori.
Le tipologie di mansione sono state prevalentemente manuali (26), 13 impiegatizie e 10 assistenza e trasporti.
Hanno coinvolto 123 persone, 84 uomini (30 stranieri) e 39 donne (15 straniere).
Le fasce d’età sono cosi ripartite: maggiori di 50 anni (30 persone ), tra i 30 e i 50 anni (74 persone), meno di 30 anni (19 persone).
Il progetto è gestito attraverso l’Associazione Dignità e Lavoro